Sui blogs e siti che si occupano di Toy Camera si sente parlare da un po’ di mesi di una macchinetta fabbricata in Cina e chiamata Vivitar Ultra Wide & Slim, ultra economica (2 dollari circa in America) e dalla resa che molti avvicinano alla mitica Lomo LCA. In Italia purtroppo non l’ho trovata da nessuna parte e quindi, come al solito, mi sono dovuto fornire dal buon vecchio Ebay. Con la solita fregatura delle spese di spedizione, ho finito per spendere una decina di euro, ma almeno adesso posso vedere se ne vale la pena, e posso scrivere questa recensione.

UPDATE 2017/02/27: A un certo punto la Vivitar non ha più prodotto questa camera facendo salire alle stelle il prezzo. A quel punto la Superheadz ha ripreso la produzione in colori sgargianti, ma al momento sembrerebbe che anche questa produzione sia bloccata, e quindi il prezzo ha ripreso a salire, e al momento in cui scrivo siamo sui 30-40 euro.




Esaminiamo le caratteristiche di questa macchina. La prima cosa che salta all’occhio è la dimensione ridottissima:10x6x2,5 cm! Praticamente un pacchetto di sigarette. Credo sia impossibile realizzare una 35mm più piccola, e risulta comodissima anche in un taschino. La seconda cosa che si nota, è la totale mancanza di qualsiasi “lusso”: niente flash, niente impostazioni per le condizioni di luce, niente selettore delle velocità. A questo punto, viene il dubbio che manchi anche la lente, ma questa, per fortuna, c’è: lente in plastica supergrandangolare 22mm! E’ proprio questa caratteristica supergrandangolare che l’ha resa famosa tra i maniaci delle toy cameras. L’apertura ad occhio sembra un f/16, mentre la velocità di scatto, a giudicare dalle mie prove, sembrerebbe 1/50 di secondo. Sul lato superiore troviamo il classico contapose (poco leggibile a dire il vero).

Sul retro, in basso a sinistra, c’è la rotella per l’avanzamento della pellicola. Non è possibile la doppia esposizione, dato che lo scatto viene “caricato” solo con l’avanzamento della pellicola.

Nella parte inferiore troviamo la classica levetta per il riavvolgimento della pellicola. Questa levetta mi è risultata davvero scomoda da usare.


Test e samples
Per le prove forse ho un po’ esagerato per una macchina con impostazioni fisse. Ho usato una pellicola diapositiva Kodak Elite Chrome 100, e l’ho sviluppata in casa con i soliti chimici C41 Nova Pro Speed, ormai scaduti. Il risultato è molto “Effetto LOMO” ma si sono un po’ bruciate.


Conclusioni
Effettivamente l’effetto grandangolo c’è, eccome! Per esempio questa foto l’ho scattata con la mano destra mentre camminavo. Potete notare in alto a sinistra come il mio braccio sinistro sembri distante, mentre in realtà si trovava a circa 40 cm dalla camera! Davvero apprezzabile la scarsa distorsione ottica malgrado il grandangolo spinto.


L’altro aspetto che tanto piace agli estimatori della Vivitar è la solita vignettatura esagerata, e la sfocatura sui bordi.
Però, a mio parere, ci sono un paio di grossi difetti.
La lente sembra non essere mai perfettamente a fuoco, in nessuna zona! Macchine come la Lomo LCA o la Diana, invece, ti stupiscono perché ogni tanto, in maniera casuale, ti regalano dei punti nitidissimi nell’immagine. L’altro grosso difetto è il lens flare: terribile. In questa foto ho volutamente inquadrato il sole per vedere quanto sia brutto l’effetto.





In conclusione: la Vivitar Ultra Wide & Slim è la nuova LOMO killer? Non credo, ma almeno è una decente alternativa super economica. Chi ama la fotografia analogica giocattolosa ne apprezzerà la dimensione ridotta, il grandangolo spinto, la vignettatura, e il prezzo ridotto, ma non aspettatevi di trovare un soggetto a fuoco.

Per chi volesse vedere altri esempi di foto realizzate con la Vivitar Ultra Wide & Slim consiglio il gruppo dedicato su Flickr.

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